Dal Corriere di Viterbo di Sabato12 febbraio 2000
Oggi l'inaugurazione dello storico marchio fondato nel 1949
Flavia Landolfi
CAPRANICA - Aprirà ufficialmente i battenti questa mattina
con un'inaugurazione in pompa magna lo stabilimento Chinotto Neri
di Capranica. Un ritorno in grande stile per lo storico marchio
fondato da Pietro Neri nel 1949 e acquistato da un pool di
azionisti poco meno di sette mesi fa. Si volta pagina per l'industria
di bevande che dopo il boom degli anni cinquanta venne travolta
da una crisi di mercato che in poco tempo la portò nelle mani di
un curatore fallimentare. Traversie che per i dipendenti dell'allora
Mineralneri si trasformarono in cassa integrazione.
Ora con gli investimenti di 10 miliardi che la cordata di
imprenditori legati alla guidata da Angelo Fiorilli ha puntato
sulla Chinotto Neri srl 10 dei 12 lavoratori hanno riavuto il
loro posto. "Con questo investimento, iniziale - dice
Claudio Mone, amministratore unico dell'azienda - abbiamo rimesso
a nuovo gli impianti, reintegrato i vecchi lavoratori in cassa
integrazione e assunto un addetto al controllo qualità. Siamo
assolutamente convinti che il prodotto può conquistare una
notevole fascia di mercato, in quel caso ovviamente dovremo
espanderci". Nei prossimi due anni si tratterà di un'altra
decina di assunzioni. "Ma
tutto dipenderà - precisa Mone - dal raggiungimento del nostro
obiettivo: 50 miliardi di fatturato annuo". Che tradotto in
merce, dal chinotto all'acqua oligominerale, fanno 80 milioni di
bottiglie.
Il nuovo "corso" dell'industria non è stata cosa
semplice: "Qui - prosegue Mone - non avevamo rete
commerciale. Negli ultimi tempi l'industria non produceva più
quasi nulla e i punti di riferimento commerciali erano
praticamente a zero. In queste sette mesi oltre ai lavori di
modernizzazione degli impianti abbiamo dovuto reinventare la rete.
Ma adesso siamo pronti alla sfida". Per Capranica l'occasione
è golosa.
A cominciare dal ricasco in termini di visibilità, per finire
all'indotto di lavoro che uscirà dall'operazione. Basti pensare
alla rete di distribuzione sull'intero territorio nazionale. Il
primo a gioirne è il primo cittadino di Capranica Angelo
Cappelli. "Chinotto Neri è legato a doppio filo alla nostra
città. Con questo marchio tornerà a volare anche Capranica".
E per suggellare il matrimonio che da sempre lega l'industria al
territorio il sindaco ha indetto entro i prossimi 20 giorni un
consiglio comunale proprio all'interno dello stabilimento. "Inviteremo
tutti - spiega - a cominciare proprio dai vecchi dipendenti".
E Capranica si riprende il suo chinotto.
Nelle foto lo stabilimento di Capranica della Chinotto Neri
che viene inaugurato oggi e la catena di imbottigliamento
(foto Sara Poggi)