Altri detti Capranichesi |
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Un detto per oggi | "Babbo Natale c'a barba bianca, si ancò un ha 'mbiancato presto 'mbianca." "Natale
senza luna, "Fino a Natale, "Natale cu sole; |
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Detti natalizzi tutti in tema meteorologico, per dire che se a Natale è bel tempo poi si sconterà con freddo e fame fino a Pasqua. | ||
dal 1 gennaio 1998 al 11 gennaio 1998 |
"Vecchiarella jotta, c'una fetta 'i pane in bocca, c'una tavola s'un capo, vecchiarella scorticata" |
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La mattina del sei gennaio si organizzava una specie di corteo e al suono di campanacci e bidoni, bande di "munelli" e grandi (con un barile di vino) si arrampicavano sulla "Vecchiarella", una tomba rupestre di difficile accesso, forse del tempo dei Romani, nella macchia di "Marcò", quasi a piombo sul fosso "De gradelle" (torrente Rotoli). Il corteo durante il percorso cantava questa nenia alludendo alla befana. | ||
"Anno novo, quanto arza un zampo i bove è cresciuta a giornata." |
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Le giornate riprendono ad allungarsi lentamente, e tra un giorno e l'altro la differenza è minima, così come il bove alza la zampa. | ||
dal 12 gennaio 1998 al 14 febbraio 1998 |
"S. Antogno c'a barba bianca, si un piove a neve un manca" |
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S. Antonio Abate (17 gennaio) è molto popolare e
invocato, soprattutto per la protezione sugli animali. Si racconta che la notte di S. Antonio (o della Befana) tutti gli animali parlavano con voce umana, commentando il buono o cattivo trattamento del padrone, e invocando su di lui misteriose benedizioni (o maledizioni) del Santo. Forse anche un'altro detto può essere riferito a S. Antonio, anche se parla di Babbo Natale. |
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dal 14 febbraio 1998 | "Si febbraio
nun febbreggia, |
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Significa che se non fa cattivo tempo a febbraio, poi a marzo ci sarà cattivo tempo. | ||
dal 14 febbraio 1998 | "Si ci hai uno zoccaccio, lascialo pe' marzaccio!" |
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Non si sa mai è meglio avere un ciocco di riserva per fare il fuoco nei giorni di marzo in cui tira quella tramontanella tagliente. | ||
"Si e tante i marzo trona, tanti pavili va u grà!" |
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Se per marzo piove a sufficienza, il grano sarà abbondante e ben pagato (i pavili sono i paioli, moneta pontificia) | ||
"Marzo asciutto,
aprile bagnato: beato quel villan che ha seminato!" |
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Questo detto sembra contraddire il precedente. | ||
"Chi pe' marzo
'un vanga a vigna |
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Chi non è attento a lavorare la vigna per tempo, quando sarà l'ora di vendemmiare sarà proprio a terra. | ||
Il materiale riportato in queste pagine è largamente tratto dal libro intitolato "Capranica invito a conoscelrla" di autori vari, pubblicato nel 1984 dal Centro Maria Loreta, con gli auspici del Comune di Capranica e dell'Associazione Pro-Loco. Queste stesse pagine traggono ispirazione dal libro e ad esso rimandiamo per maggiori approfondimenti. |
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ultimo
aggiornamento: 18 novembre 2000
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